I rischi più temuti dagli italiani
Indagine e analisi sul bisogno di sicurezza degli italiani all’inizio del terzo millennio
L’italiano medio teme, prima di tutto, per la propria salute e la propria incolumità fisica. Ritiene altamente probabile un attentato terroristico sul territorio nazionale e non si sente sicuro sui mezzi pubblici o nei luoghi affollati. Sia al nord che al sud si sente particolarmente esposto alle alluvioni e ai terremoti. Così si è espresso un campione rappresentativo della popolazione italiana in un’indagine condotta da Cineas sui rischi più temuti dagli abitanti del Bel Paese.
Purtroppo, a fronte di questa chiara percezione dei rischi, pochissimi si tutelano, alimentando il fatalismo di un pericolo senza possibilità di rimedio e delegando allo Stato la loro protezione. La scarsa cultura della prevenzione del cittadino medio è la logica conseguenza dell’analoga incapacità bipartisan del nostro mondo politico a favorire la tutela dei beni, sia per i privati che per le aziende. Bastino due esempi: il primo è che gli abitanti nella “zona rossa” delle pendici del Vesuvio (la zona considerata a massimo rischio sismico dal Dipartimento della Protezione Civile) sono oltre 600.000 e nulla si fa per pianificare una loro graduale delocalizzazione; il secondo è che le tasse pagate da un cittadino per assicurare la propria casa contro l’incendio sono del 25% del premio, le più elevate a livello europeo per un atto di prevenzione.
In tutti i paesi industrializzati si sta passando dal “Welfare State” al “Welfare Community”, in quanto pubblico e privato assieme si ripartiscono il compito di tutelare il cittadino inducendolo a proteggere i propri beni, ad organizzare la propria previdenza, a difendere la propria salute.
Di fronte a questi grandi temi, il Cineas cerca di dare il suo modesto ma appassionato contributo grazie alla qualità e alla diversità dei propri 40 Soci: il mondo accademico con 3 Università, il mondo assicurativo con l’Ania e le principali 15 Compagnie di assicurazione, il mondo associativo con 9 associazioni di categoria ed il mondo delle imprese con 12 società. E grazie alla sua “mission” che consiste nel:
• diffondere cultura e formazione professionale nella gestione di tutti i rischi d’impresa;
• essere la cerniera tra il mondo delle imprese, il mondo delle istituzioni ed il mondo accademico;
• creare nuove professionalità;
• sviluppare la ricerca sui temi della sicurezza nel terzo millennio.
Nei suoi 20 anni di attività Cineas ha contribuito a formare ben 750 professionisti attraverso i suoi 4 corsi avanzati:
• Risk Engineering: si propone di formare professionisti del rischio che siano in grado di identificare, valutare e gestire i rischi di impresa, oltre che a mettere in atto efficaci forme di prevenzione;
• Financial Risk Management: si propone di creare competenze nell’analisi dei rischi finanziari, del sistema di controlli interni e di compliance, dell’interazione con altri processi aziendali come l’allocazione del capitale e la rappresentazione contabile dei rischi;
• Hospital Risk management: vuole creare innovative competenze nella gestione del rischio clinico, in quanto le riforme avvenute in questi anni hanno cambiato le modalità di cura dei pazienti e il modo stesso di erogare i servizi all’interno delle strutture sanitarie;
• Loss Adjustment basic: vuol diffondere formazione di base per chi desidera intraprendere la professione del perito assicurativo e vuole avere una conoscenza della perizia contrattuale e dell’estimo assicurativo;
• Loss Adjustment Advanced: mira ad approfondire le conoscenze tecniche, giuridiche, economiche ed assicurative nella professione peritale con precisi riferimenti alla metodologia di ricerca delle cause d’incendio, alla impostazione tecnica e valutazione di eventuali azioni di rivalsa, all’organizzazione della sicurezza.
Inoltre, il Cineas cerca di essere propositivo stimolando tutti gli attori interessati ai grandi temi della sicurezza a “fare sistema”, cioè ad unire le proprie forze per passare dagli “interessi contrapposti” agli “interessi condivisi” e per ricercare proposte concrete condivise.
Proprio con questo spirito, e senza lasciarsi demoralizzare dalle difficoltà, il nostro Consorzio da mesi sta affrontando due grandi temi legati alla sicurezza di tutti i cittadini: la malpractice negli ospedali e la legge sul finanziamento dei danni da calamità naturali.
Malpractice negli ospedali: gli eventi avversi nelle strutture sanitarie costituiscono un grave problema economico e sociale. Il Cineas ha recentemente rivolto al Ministero della Salute e a tutte le Regioni una triplice richiesta:
• costituzione di una funzione di risk management in tutti gli ospedali italiani, per evitare una sanità a macchia di leopardo;
• creare competenze specialistiche e metodologie appropriate per una corretta gestione del rischio clinico, perché la buona volontà non basta;
• definire un sistema di certificazione di tutte le strutture ospedaliere italiane, per monitorare il rispetto delle procedure e la qualità dei servizi offerti al paziente.
Riteniamo che queste proposte siano win-win, cioè utili a tutti gli attori della complessa realtà che è l’ospedale: ai cittadini perché potranno contare su un ospedale più sicuro, al personale medico perché potrà operare in un ambiente più protetto, al mondo assicurativo perché avrà meno sinistri, allo Stato perché ridurrà il costo della malpractice.
Legge sul finanziamento dei danni da calamità naturali: il tema è antico ed il mondo politico non è stato in grado di risolverlo, nonostante siano state presentate tante proposte di legge in questi ultimi anni. Il Cineas propone un approccio pro-attivo da parte dei principali attori ed invita l’Ania, il Dipartimento di Protezione Civile e la Consap (il Consorzio pubblico demandato a gestire la riassicurazione) a sottoporre al Governo una proposta comune e condivisa, per facilitare il mondo politico a legiferare e per non vanificare i molti sforzi che alcuni operatori del settore hanno fin qui validamente condotto.
Ci auguriamo che le nostre proposte si trasformino in realizzazioni!
Adolfo Bertani
Presidente Cineas