Siamo tutti Paesi in via di sviluppo sostenibile. L’adesione di Cineas all’ASviS
Presentata l’11 marzo 2016 l’Alleanza Italiana che si pone l’obiettivo di contribuire a realizzare anche nel nostro Paese gli obiettivi previsti dall’Agenda Globale 2030 dell’Onu.
Cineas fa parte del nucleo di enti che ha contribuito alla fondazione di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – la quale, attualmente, riunisce 80 tra le più importanti istituzioni e reti della società italiana.
L’Alleanza si propone di far crescere tra i cittadini, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile – con questa espressione vengono indicati ad esempio: crescita economica in base a consumo e produzione responsabili, buona occupazione, contenimento del cambiamento climatico e diffusione di un’educazione di qualità – che si basa su tre principi cardine: l’integrazione, l’universalità e la partecipazione.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta l’11 marzo 2016, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, a Roma. Dopo il discorso della Presidente, Laura Boldrini, sono intervenuti Pierluigi Stefanini, Presidente della Fondazione Unipolis e Presidente dell’Assemblea ASviS e Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Il Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini ha illustrato l’iniziativa; le conclusioni sono state affidate al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti.
L’agenda globale per lo sviluppo sostenibile, adottata a settembre 2015, prevede una modalità operativa per Sustainable Development Goals (SDGs), ovvero 17 obiettivi e 169 target. Nell’ambito degli SDGs, il Consorzio sarà coinvolto nei seguenti: nel quarto obiettivo che riguarda l’offerta di un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e la promozione di opportunità di apprendimento durante la vita per tutti; nell’ottavo che prevede la promozione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti; nel nono che si rivolge alla costruzione di infrastrutture resistenti, alla promozione dell’industrializzazione sostenibile e inclusiva che favorisce l’innovazione; nel dodicesimo che si propone di realizzare modelli di consumo e produzione sostenibili. I numeri dell’insostenibilità.
L’Alleanza si propone di far crescere tra i cittadini, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile
Nella sua relazione, il portavoce dell’ASviS ha presentato alcuni dati molto significativi: 800 milioni di persone nel mondo vivono in povertà estrema, il 50% della popolazione del pianeta non ha un’educazione secondaria (250 milioni di bambini sono analfabeti), lo 0,5% di persone che costituiscono la quota dei più benestanti detiene il 90% della ricchezza, ogni anno si creano 12 milioni di ettari di deserto. Uno scenario che ha portato Ban Ki-moon, Segretario Generale dell’ONU, ad affermare che: “Siamo ad un bivio storico e la direzione che prenderemo determinerà il successo o il fallimento. Con un’economia globalizzata e tecnologie sofisticate possiamo decidere di chiudere l’epoca della povertà estrema e della fame. O possiamo continuare a degradare il nostro pianeta e accettare intollerabili diseguaglianze che generano l’amarezza e la disperazione. La nostra ambizione è di raggiungere lo sviluppo sostenibile per tutti”.