Marco Cuffia, Responsabile della Direzione Tecnica Danni di Reale Mutua

Da diversi anni Reale Mutua partecipa a questo osservatorio e mai come quest’anno ci viene restituito un prezioso contributo, utile come supporto per la revisione delle strategie, in primis nell’offerta per le Piccole e Medie Imprese. Una revisione della strategia che riteniamo indispensabile perché le variazioni dettate dalla crisi pandemica, come emerge dall’osservatorio, porteranno nel brevissimo a mutate sensibilità assicurative da parte delle PMI.

Tra i molti elementi di riflessione abbiamo trovato particolarmente interessante l’analisi che relaziona la distanza tra la percezione di “assicurabilità” che l’impresa ha, con riferimento a ogni specifico profilo di rischio, e l’effettivo ricorso alla pratica assicurativa da parte dell’azienda medesima. Si tratta di “una mappa” che certamente consentirà valutazioni in merito alla priorità di tutto il settore sugli sforzi richiesti in termini di l’innovazione di prodotto, o di approccio consulenziale, piuttosto che su quali aree sviluppare un’offerta integrata con servizi non assicurativi che possano incrementare la percezione sulla nostra effettiva capacità di riduzione del rischio a 360°.

Molto preziose anche le indicazioni su come le Aziende hanno percepito l’impegno delle Compagnie in questo periodo di crisi pandemica, con nuove offerte dedicate e specifiche per l’emergenza Covid, confermando come la sorgente di rischio maggiormente attenzionata dalle imprese ha riguardato le tematiche di salute e di infortunistica sul lavoro, e per le quali molte Compagnie hanno rilasciato sul mercato prodotti specifici. Dall’altro lato la ricerca pone in evidenza come per molte PMI , il 42% del totale, il lavoro svolto da gran parte degli operatori del mercato assicurativo in questa fase di crisi non sia stato percepito: questo è un segnale importante, che ci spinge a cercare tutte le strade per ridurre sempre più questa distanza, e per rendere maggiormente sensibili le PMI alle opportunità concrete che il nostro settore può offrire per ridurre i rischi.

Troviamo anche molta coerenza, con il periodo che stiamo vivendo, su quanto espresso in termini di tipologie di rischio in crescita dal punto di vista della percezione alcune delle quali, come la cyber risk e il rischio da danno ambientale, non trovano ancora una domanda particolarmente sviluppata ma noi crediamo, e l’osservatorio lo conferma, che ora i tempi siano maturi per vedere finalmente incrementare sostanzialmente la sensibilità delle PMI per queste coperture.

Questi sono solo alcuni dei molteplici spunti che l’osservatorio ci ha trasmesso, e siamo convinti, come emerge dai vari risultati, che in prospettiva lo spazio per incrementare la penetrazione assicurativa su questo target rimane ampio.

GUARDA IL VIDEO