Alberto Zamboni, docente del master sui rischi in sanità di Cineas, fa parte della Società Italiana di Simulazione Medica e ci racconta come questo strumento si stia dimostrando utile in diversi percorsi formativi professionalizzanti

La simulazione medica, in Italia, ha seguito un percorso di sviluppo relativamente recente, con una crescita significativa nell’ultimo decennio. Ancora negli anni ‘90, la simulazione in ambito sanitario in Italia era poco diffusa e si basava prevalentemente su modelli anatomici statici per l’insegnamento delle tecniche chirurgiche e di primo soccorso. Con il crescente riconoscimento della sicurezza del paziente come priorità, la simulazione è vista sempre più come uno strumento per ridurre gli errori medici e migliorare la prestazione del gruppo che eroga assistenza al paziente durante il percorso di cura. Nel 2007 viene fondata la Società Italiana di Simulazione in Medicina (SIMMED) per promuovere la formazione e la ricerca nel settore. Nello stesso arco temporale anche il rischio clinico in Italia ha seguito un’evoluzione significativa passando da un approccio reattivo a uno preventivo e sistemico, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza del paziente e ridurre gli errori medici. Un momento cruciale della sua evoluzione è rappresentato dalla legge Gelli-Bianco del 2017 che obbliga le strutture sanitarie di adottare sistemi di gestione del rischio clinico e invita alla “promozione della cultura della sicurezza con programmi di formazione obbligatori”. Ed è proprio all’interno dei percorsi formativi che si concretizza il contributo che la simulazione medica può fornire al miglioramento della sicurezza delle cure. A testimonianza della validità di questo approccio si citano 2 esperienze in cui emerge in particolare il valore professionalizzante del metodo:

  • L’insegnamento introdotto nel master in Hospital risk management di Cineas
  • una recente iniziativa promossa dalla DG Welfare di Regione Lombardia volta alla formazione di Facilitatori di simulazione medica in ambito Ostetrico-Ginecologico.

Cineas, nell’ambito del master Hospital Risk management ha introdotto da un paio d’anni la tematica della simulazione medica come ulteriore strumento nella gestione del rischio clinico. Durante il modulo formativo, assieme al dott. Gabriele Lorenzini, vengono illustrati i principi cardine e le tecniche moderne di simulazione avanzata. I partecipanti sono coinvolti in esercitazioni basate su alcuni scenari di simulazione in area emergenza/urgenza: ambito nel quale la pressione del tempo, la gravità delle patologie da affrontare sono elementi condizionanti la prestazione di tutta l’equipe sanitaria. Tali condizioni forniscono l’occasione per meglio esplicitare tutti i Fattori Umani e di Teamwork che, unitamente alle abilità cliniche, costituiscono il complesso di competenze richieste ad un team di professionisti.

Il percorso Facilitatori di simulazione medica in ambito Ostetrico-Ginecologico si è svolto nell’arco di otto mesi dello scorso anno e ha coinvolto professionisti sanitari di undici aziende ospedaliere lombarde. Tra loro: ginecologi, ostetriche, medici anestesisti e, per la prima volta, anche Risk manager. Il gruppo di professionisti sono stati formati per portare avanti attività di simulazione in ambito ostetrico ginecologico all’interno delle loro aziende in stretta collaborazione coi Risk Manager aziendali. Nel progettare attività di simulazione è necessaria un’attenta ricognizione dei bisogni formativi in termini di procedure e competenze cliniche ma anche saper integrare gli aspetti legati ai fattori strutturali, tecnologici, organizzativi, gestionali e di teamwork che influenzano pesantemente l’outcome del percorso di cura. In tal senso il contributo del Risk manager risulta fondamentale alla costruzione di scenari coerenti con le criticità presenti nel lavoro quotidiano.

Allo stesso tempo, dalle attività di simulazione – ma ancor di più dai relativi debriefing– possono emergere spunti significativi utili per anticipare possibili aree di rischio non ancora presidiate e valutarne con anticipo il possibile impatto.