Francesco Polverari, coordinatore del master Cineas Management & Leaderdship Skills ci conduce a guardare le mappe più aggiornate delle aziende di successo in questo periodo di contrazione economica

Capacità di adattamento, velocità di reazione di fronte all’inaspettato, coraggio per affrontare il cambiamento, sono solo alcune delle doti che molti leader hanno dovuto e saputo sfruttare durante la pandemia, fra le crisi più gravi degli ultimi decenni. C’è da esserne fieri, anche se purtroppo alla guerra al virus si è aggiunta subito dopo una guerra fra popoli che richiede altrettanta forza d’animo.

Nell’attuale scenario del lavoro globale, così complesso, competitivo e mutevole, se è vero che la parola leader viene da “to lead” (guidare), ai capi spetta l’imperativo di dotarsi di nuove abilità, sempre meno connesse all’esecuzione e sempre più connesse all’ascolto, all’ispirazione e alla motivazione che generano senso di appartenenza nei collaboratori. E di fatto i manuali di management si sono arricchiti di nuove “mappe” che richiamano variamente il nuovo orizzonte:  non basta saper descrivere vision e mission,  oggi i leader “gentili” devono gettare le basi per cambiare concretamente i propri comportamenti e a partire dalla gentilezza nelle relazioni con i dipendenti. Ma come sfuggire al tipico, illusorio eccesso di enfasi (e modesta storia di risultati) di cui ogni nuovo trend manageriale soffre? Come orientarsi veramente con queste nuove mappe?

La mappa ha effettivamente una disposizione simile rispetto al territorio, e continuamente l’approssima, senza però mai esaurirlo. Non possiamo dunque conoscere il territorio, possiamo solo muoverci incrociando mappe. Già nel 1989 Morgan scriveva: “Se si vuole affrontare l’analisi organizzativa in maniera realistica, bisogna partire dal concetto che le organizzazioni rappresentano più cose nello stesso momento”. La complessità non si può forse eliminare, eppure nella complessità si può abitare. Facendone, nel senso letterale, un habitus e un’abitudine. Creando giorno per giorno nuove mappe, per un territorio di business che forse è sempre eguale, ma che si mostra ogni volta differente, a partire dalla prospettiva da cui lo si guarda. Per chi guida un’azienda, questa è la grande potenzialità delle soft skills, che a loro volta hanno radici nella migliore filosofia e nelle scienze umane. Se risaliamo alle ragioni di successo delle aziende che hanno fronteggiato bene la pandemia, incontriamo spesso leaders che hanno letto con cura qualche pagina di Aristotele e Platone, e che fondano le relazioni aziendali su un apprendimento trasformativo, che sempre mostra i propri effetti su di noi come sul mondo in cui ci muoviamo.

Ascolto attivo, flessibilità empatia, capacità di gestire i conflitti, capacità di esporsi ed esprimersi in pubblico: il successo di un leader nell’essere fonte di ispirazione per le proprie persone dipenderà sempre di più da queste capacità. Esse non danno per assunta la validità di modelli e processi, ma li rendono malleabili e così flessibili, adatti eventualmente alla revisione e al potenziamento, alla luce dei cambiamenti che intervengono dentro e fuori l’azienda e nelle maglie sociali (un esempio per tutti: il lavoro da remoto). Imprese che hanno una storia sincera da raccontare, capaci di offrire ragioni profonde di identificazione, saranno sempre costituite da persone pronte a difenderle con testa e cuore, con la stessa attenzione con la quale l’impresa ha difeso loro interpretando bene le mappe che rendono conto di un territorio che, in fondo, abitiamo insieme.

Le abilità relazionali, di management e di leadership non dipendono unicamente dalle proprie attitudini personali, ma si possono, anzi si dovrebbero sempre affinare e allenare.

Il master Management & Leadership di Cineas è pensato per fornire ai professionisti gli strumenti per sviluppare un mindset che favorisca un’efficace gestione dei cambiamenti all’interno delle organizzazioni.

La prima parte del master si focalizza sulle nozioni più aggiornate in tema di innovazioni tecnologiche, change management, project management e gestione delle persone in un contesto complesso e in evoluzione continua. La seconda parte del percorso è focalizzata su metodi di comunicazione efficace, tecniche di negoziazione, procedimenti di problem solving e decision making, pratiche di team working. Le abilità di cui parlavamo sopra, da cui il professionista del futuro non può prescindere per aderire al cambiamento e guidarlo all’interno dell’azienda. L’ultima giornata viene dedicata a una simulazione di cambiamento complesso all’interno dell’organizzazione.

Il master ha una durata complessiva di 90 ore che vengono erogate in modalità blended e-learning con esercitazioni presso il Politecnico di Milano e lezioni online. Inoltre è possibile frequentare il percorso completo o scegliere dei singoli moduli, a partire dal 23 settembre. La formazione del master è qualificata agli ordini professionali tecnici (ad esempio CNI, Consiglio Nazionale degli Ingegneri).

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