Alcuni punti di attenzione per il settore assicurativo secondo l’analisi dell’ing. Sergio Ginocchietti, docente del master Cineas in Risk Management delle Infrastrutture

Ing. Sergio Ginocchietti

La nuova regolamentazione del settore degli appalti pubblici, con la pubblicazione sulla G.U. del 31 marzo scorso del testo del dlgs 36/2023 del Nuovo Codice Appalti, si pone l’obiettivo di rendere più semplice e veloci le attuali procedure di concessione degli appalti in un momento storico in cui il tema delle infrastrutture svolge un ruolo importante, a livello nazionale e internazionale, nel dibattito più generale sullo sviluppo sostenibile. Nell’ambito della Terza Missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), infatti, si prevede di rafforzare il sistema infrastrutturale italiano in un’ottica moderna, digitale, sostenibile e interconnessa.

 

Come operatore del settore assicurativo, rilevo alcuni punti di potenziale vulnerabilità in almeno 3 dei significativi cambiamenti apportati dal nuovo corpus alla precedente normativa:

  1. l’ampliamento della fascia di appalti senza gara
  2. la riduzione dei livelli di progettazione
  3. la deregulation in materia di sub-appalti.

Avendo vissuto – per ragioni anagrafiche e per il ruolo rivestito in compagnia e nelle Commissioni ANIA di quegli anni tutto l’iter di approvazione della Legge 109/94 Merloni – ho impresse nella memoria le linee guida a cui si ispirava quella Legge Quadro, anche dal punto di vista degli assicuratori, rispetto alla normativa precedente, che risaliva a un Regio Decreto addirittura del 1895. L’art. 1 della legge Merloni richiamava, infatti, concetti molto più concreti e operativi come “Qualità”, “Trasparenza”, “Rispetto delle Direttive Comunitarie e della libera concorrenza”. Tutti gli altri articoli di quella Legge e dei successivi Regolamenti di attuazione rendevano poi pratici e concreti questi pregevoli principi, fino all’introduzione, per la prima volta in Italia, di garanzie assicurative obbligatorie (art. 30) a tutela della Committenza e della Pubblica Amministrazione.

Nel rinnovato quadro che si propone di delineare il nuovo codice degli appalti, per il comparto assicurativo questo settore potrebbe essere foriero di un aumento dei rischi (mi riferisco a polizze del ramo Rischi Tecnologici, come le CAR e le Decennali Postume, ma anche a polizze di Responsabilità Civile Professionale o di tipo finanziario, come le Cauzioni) e ritengo che la materia debba essere oggetto di approfondimento anche all’interno delle Compagnie, sia per gli aspetti di underwriting che per quelli liquidativi, in quanto occorreranno maggiore formazione e competenze sempre più specifiche nella valutazione corretta dei rischi e nella gestione puntuale dei sinistri.

Introdurrò il dibattito su questi nel mio prossimo intervento come docente nell’ambito del master Cineas in Risk management delle infrastrutture – in cui affronterò il tema del ruolo del settore assicurativo per la gestione dei rischi delle infrastrutture – nell’auspicio che la trasversalità delle competenze dei professionisti in aula trasformi la lezione in un laboratorio di idee e spunti che potranno essere di supporto alle attività del Consorzio Cineas.

Da ottobre 2023 a marzo 2024 – Master in Risk Management delle Infrastrutture

Le infrastrutture rivestono un ruolo di enorme importanza sia a livello nazionale che internazionale. Nel quadro del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è sottolineato come sia prioritario potenziare il sistema infrastrutturale italiano, puntando a renderlo moderno, digitale, sostenibile e fortemente interconnesso. A partire da luglio 2023, inoltre, verrà introdotto il nuovo codice degli appalti, che ristruttura in modo sistematico questa disciplina e comporta nuovi obblighi e responsabilità per tutti gli attori coinvolti. In un tale scenario, le competenze nella gestione dei rischi delle opere infrastrutturali rivestono un ruolo centrale ed è qui che il master Cineas in Risk Management delle Infrastrutture offre un percorso di formazione completo per gli operatori del settore, affrontando aspetti tecnici, ingegneristici, finanziari, giuridici e assicurativi del settore.

Il Master in Risk Management delle Infrastrutture di Cineas copre diverse tematiche, tra cui:

  • La cultura organizzativa orientata alla gestione dei rischi;
  • Il processo globale di gestione dei rischi, considerando l’infrastruttura come manufatto e componente di una rete che collega territori diversi;
  • I rischi giuridici e il nuovo Codice degli appalti;
  • I sistemi e le tecnologie innovative per il monitoraggio dei rischi delle infrastrutture, con un focus sui dati meteoclimatici e i sistemi previsionali per la mitigazione de i rischi.

Inoltre, il programma del master include esperienze pratiche, come l’ispezione di un ponte in conformità con il decreto ministeriale 578/20 sulla sicurezza e prove di laboratorio sulla durabilità dei materiali cementizi, e sarà arricchito da contributi premium, con incontri che vedranno testimonial di realtà industriali condividere storie d’impresa incentrate sul tema del Risk Management delle infrastrutture.
La docenza è affidata a professionisti con esperienze internazionali nell’ambito del Risk Management delle infrastrutture, specialisti del settore assicurativo e legale e a professori del Politecnico di Milano e lo IUSS di Pavia.

Date e modalità didattica: 84 ore di formazione in aula e 31 ore in webinar, dal 12 ottobre 2023 al 1° marzo 2024.

Per maggiori informazioni: www.cineas.it/formazione/master/risk-management/risk-management-delle-infrastrutture